L’agevolazione è rivolta ai professionisti iscritti all’Inps, a quelli iscritti alle casse private e ai professionisti sanitari in quiescenza a cui siano stati conferiti incarichi di lavoro autonomo.
Per poter godere dell’esonero, il professionista dovrà aver subito un calo del fatturato del 33% nel 2020 rispetto al 2019 e aver percepito, nel periodo di imposta 2019, un reddito complessivo non superiore a 50.000 euro. Inoltre, il beneficiario non dovrà essere titolare di un contratto di lavoro subordinato e di pensione diretta diversa dall’assegno di invalidità. Ai soggetti che hanno aperto la partita iva nel 2020 non si applicheranno i requisiti e l’esonero verrà comunque garantito.
Per quanto riguarda gli iscritti alle casse private, invece, la questione è un po’ diversa. Sarà dato un tempo maggiore, entro il 31 ottobre, per presentare le domande da parte dei potenziali beneficiari, tramite i moduli messi a disposizione dagli enti di previdenza.
Il Decreto Interministeriale indica la data del 31 luglio per inviare le domande all’Inps da parte degli iscritti alla gestione separata e alle gestioni speciali Ago (artigiani e commercianti).
Criticità: ad oggi non è stato pubblicato il modulo e la scadenza per l’invio delle domande è stato fissato al 31 luglio 2021. Quindi è consigliabile contattare oltre il proprio commercialista, l’INPS.
Seguiranno ulteriori aggiornamenti.